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La cooperativa siciliana Giorgio La Pira, un esempio di integrazione col territorio

Fotografia“È necessario unirsi, non per stare uniti, ma per fare qualcosa insieme”. Forse nessuno può comprendere queste parole di J. W. Goethe meglio dei diciotto soci lavoratori della Cooperativa Giorgio La Pira, nata nel 2015 da un progetto di workers buyout. Sì, perché l’azienda di Ragusa ha fatto dell’unità e della possibilità di costruire in armonia una nuova realtà imprenditoriale la propria ragione d’essere.
Quel “fare insieme” reso evidente dal nome della cooperativa, legato a doppio filo alla figura di un uomo politico le cui iniziative culturali e sociali sono sempre state all’insegna della solidarietà. Della Cooperativa Giorgio La Pira, sostenuta anche da Cfi, abbiamo parlato con Giovanni Barrera, presidente dell’azienda siciliana.

Presidente Barrera, per cominciare questa breve intervista, ci può dire di che cosa si occupa la Cooperativa Giorgio La Pira?
La nostra cooperativa gestisce tre supermercati, di piccole e medie dimensioni, a Pozzallo e Scicli, in provincia di Ragusa, e a Pachino, in provincia di Siracusa. Una gestione che, anche grazie alle ristrutturazioni, ha portato i nostri punti di vendita a raggiungere dei notevoli risultati in termini di vendite e di marginalità - con un fatturato che nel 2022 ha superato i 9.400.000 euro - e, soprattutto, ha portato a un incremento dei posti di lavoro: oggi, oltre ai soci lavoratori, possiamo contare su 24 addetti.

Qual è il vostro punto di forza?
Direi che sono tre: il servizio, in particolare per quel che riguarda i reparti Carni, Gastronomia e Ortofrutta; una proposta commerciale (assortimento-prezzo) coerente rispetto ai comuni presidiati; e, per finire, le nostre strutture, nuove e moderne.

Nei territori in cui operate, ci sembra che la vostra sia una realtà importante…
Sì, perché abbiamo preservato l’occupazione e generato opportunità di lavoro. Inoltre, siamo diventati un punto di riferimento, perché nell’ambito della nostra strategia imprenditoriale abbiamo sempre dimostrato una certa coerenza tra contenitore e contenuti. In più, partecipiamo a molte attività sociali nei territori in cui operiamo e rivolgiamo la nostra attenzione a non pochi fornitori e prodotti locali.

Il futuro non è un regalo, è una conquista, ha detto John Fitzgerald Kennedy. Il futuro della Cooperativa Giorgio La Pira come lo vede?
In costante miglioramento, passando anche attraverso l’incremento dell’attuale numero di negozi, con un conseguente aumento di fatturato.

Un’ultima domanda sorge spontanea, per dirla con le parole di un noto conduttore televisivo. Che cosa significa per voi essere una cooperativa?
Significa, senza troppi giri di parole, essere un’azienda in cui i lavoratori sono, allo stesso tempo, anche proprietari e imprenditori.

Andrea Bernardini