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INTERVISTA A MARIO GRILLO di Andrea Bernardini

FotografiaCostituita quattro anni fa, per un’operazione di wbo da crisi d’impresa, la Cooperativa Lavoratori Zanardi è nata sulle ceneri dell’Editoriale Zanardi, storica azienda veneta attiva, sin dagli anni Sessanta, nel mercato dei prodotti editoriali. La cooperativa di Padova,  si trova oggi a vivere un momento di grande rilancio. Di questo e di altro abbiamo parlato, brevemente, con Mario Grillo, presidente della Cooperativa Lavoratori Zanardi.

Presidente Grillo siete passati, in termini di fatturato, dai 3,4 milioni di euro del 2017 ai 4,1 milioni di euro di quest’anno. Un bel risultato, il vostro…
Sì, per noi è un risultato importante, in linea con quel percorso di crescita “step by step” che ci ha contraddistinto in questi quattro anni. Cominciamo ad arrivare ad un livello di fatturato che consente alla nostra cooperativa di sostenere una struttura organizzativa adatta a consolidare e sviluppare il business.

La crescita della Cooperativa Lavoratori Zanardi è dovuta, soprattutto, allo sviluppo del mercato estero…
Quest’anno il fatturato estero sarà di circa 1,3 milioni di euro e, quindi, pari a una quota del 30-35% sul totale del fatturato, con una crescita del 60% rispetto al 2017. Gli sforzi fatti in termini organizzativi, per rafforzare l’ufficio tecnico e per implementare il processo di internazionalizzazione, attraverso l’inserimento di una figura commerciale di madrelingua francese (la Francia è il primo mercato di destinazione dei nostri prodotti…), stanno cominciando a dare i primi frutti. L’apertura verso il mercato estero è determinante per lo sviluppo della nostra cooperativa, perché in ambito internazionale riusciamo a giocare un ruolo a trecentosessanta gradi come fornitori del prodotto libro, dialogando direttamente con gli editori, mentre in Italia siamo quasi esclusivamente dei terzisti delle aziende grafiche. Per sostenere questa nostra ambizione abbiamo investito, nei limiti del nostro magro bilancio, in attività di ricerca e di sviluppo sulla forma del libro, con l’obiettivo di poter arrivare anche a qualche brevetto che possa consentirci rapporti più solidi con la clientela.

Per continuare a crescere, cosa c’è ancora da fare?
Ci siamo resi conto che, per avere una posizione solida sul mercato, una volta usciti dalla fase “eroica” della ripartenza, occorre che la nostra azienda si incammini verso un percorso virtuoso, per raggiungere un livello di eccellenza rispetto ad alcuni fattori chiave, come la qualità delle esecuzioni, la flessibilità nel rispondere alle esigenze del cliente, la precisione nel rispettare le scadenze e l’efficienza rispetto all’utilizzo dei fattori produttivi. Per fare tutto questo, abbiamo avviato un progetto legato all’introduzione dei criteri del Lean Management nella cooperativa.

Un’ultima domanda, per concludere questa nostra breve chiacchierata. Che cosa ha significato, per la Zanardi, diventare una cooperativa?
Il fatto che l’azienda sia diventata una cooperativa ha determinato il cambiamento di molti paradigmi. All’inizio di questa avventura, la forma cooperativa ci ha consentito di liberare le risorse che prima erano ingabbiate in uno schema gerarchico, rendendo più veloce la trasmissione delle informazioni e più efficace l’approccio alle problematiche operative. Ora, l’essere diventati una cooperativa ci deve aiutare a non accontentarci dei risultati ottenuti e a convogliare tutte le risorse verso i nuovi obiettivi. Se da un lato la forma cooperativa prefigura dei legami organizzativi definiti dalla leadership personale piuttosto che dalla struttura gerarchica, e questo richiede un po’ più di fatica a chi deve gestire il tutto, dall’altro determina, per quanto riguarda la possibilità di raggiungere un obiettivo comune, un orientamento delle risorse meno complesso.