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Quando i lavoratori salvano l’azienda: esempi virtuosi all’assemblea di Confcooperative a Varese

Quando sono i lavoratori a salvare l’azienda, il modello cooperativo diventa una leva concreta di rigenerazione economica e sociale.

Quando sono i lavoratori a salvare l’azienda, il modello cooperativo diventa una leva concreta di rigenerazione economica e sociale. È questo il messaggio emerso con forza dall’assemblea generale di Confcooperative Insubria, che si è svolta a Varese e che ha acceso i riflettori su alcune esperienze virtuose di imprese recuperate dai dipendenti.

Il tema dell’incontro, “Le cooperative costruiscono un mondo migliore: le imprese rigenerate dai lavoratori”, ha messo al centro i workers buyout, ovvero quei percorsi in cui i lavoratori si organizzano in cooperativa per rilevare aziende in crisi o senza continuità imprenditoriale, salvaguardando posti di lavoro, competenze e radicamento territoriale.

Nel corso dell’assemblea, ospitata a Villa Recalcati, sono stati presentati casi concreti come Patrolline e Greslab, esempi di come la partecipazione diretta dei lavoratori possa trasformarsi in una risposta efficace alle difficoltà aziendali. Storie che dimostrano come la cooperazione non sia solo una forma giuridica, ma un vero e proprio modello di impresa capace di generare valore economico e coesione sociale.

Gli interventi hanno evidenziato il ruolo fondamentale delle reti cooperative e degli strumenti di supporto finanziario e accompagnamento, indispensabili per rendere sostenibili questi percorsi nel lungo periodo. In un contesto economico complesso, le imprese rigenerate dai lavoratori rappresentano una strada concreta per difendere l’occupazione e promuovere uno sviluppo più equo e partecipato.