www.cfi.it
Home > News > Catania - CFI INVITALIA

Catania - CFI INVITALIA

FotografiaSi è tenuta a Catania la sesta iniziativa di promozione delle misure finanziarie a sostegno delle aziende sequestrate e confiscate.

Il convegno “Gli strumenti finanziari a sostegno delle aziende sequestrate e confiscate e delle imprese operanti nell’ambito dell’economia sociale”, tenutosi giovedì 2 ottobre a Catania, è il sesto di un ciclo di eventi organizzato da CFI-Cooperazione Finanza Impresa, in collaborazione con INVITALIA e con l’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati. All’iniziativa hanno partecipato rappresentanti del mondo della cooperazione, del sindacato, delle organizzazioni imprenditoriali e numerosi coadiutori dell’ANBSC e amministratori giudiziari. Obiettivo dell’incontro la presentazione delle misure agevolative per il recupero e la valorizzazione delle aziende e dei beni confiscati alla criminalità organizzata, tema di grande rilevanza economica e sociale, e le possibili sinergie e complementarietà tra i diversi strumenti finanziari a sostegno di questi progetti, con particolare riferimento alle misure gestite da C.F.I., la legge Marcora (L. 49/1985) e il D.M. 4/12/2014.
Ha aperto i lavori il Prefetto Bruno Frattasi, direttore dell’ANBSC, che ha illustrato le misure adottate dall’Agenzia per facilitare e snellire il processo di destinazione dei beni sequestrati e confiscati, e le scelte prioritarie, in particolare quella del riutilizzo dei beni confiscati a fini sociali. ”Non è la destinazione del bene l’obiettivo finale - ha sottolineato Frattasi - bensì la sua valorizzazione”, che può essere realizzata in maniera più efficace in collaborazione con le Regioni, che devono essere parte attiva nel definire già da subito le finalità dell’assegnazione.
Attualmente l’Agenzia ha nel suo patrimonio circa 17.000 beni immobili e 3.000 imprese in gestione. Di queste ultime solo 1.000, che rappresentano comunque un valore importante da preservare, possiedono i requisiti per rimanere sul mercato. Dall’inizio del sequestro fino alla confisca definitiva solo il 19% delle imprese rimane in vita: diviene pertanto prioritaria la definizione di una strategia nazionale per il recupero delle imprese, la salvaguardia dell’occupazione, la valorizzazione del territorio.
Per INVITALIA è intervenuto Ciro Colangelo, che ha illustrato gli incentivi a favore delle aziende sequestrate e confiscate. Per CFI è intervenuto l’amministratore delegato, Camillo De Berardinis, che ha evidenziato l’importanza della collaborazione con l’ANBSC, per salvaguardare il valore patrimoniale dei beni aziendali confiscati e i livelli occupazionali e restituire le imprese alla collettività e alla legalità con il diretto coinvolgimento dei lavoratori. In quest’ottica l’accordo tra CFI e INVITALIA -ha aggiunto De Berardinis- può favorire l’accesso al credito da parte delle imprese e accompagnare i potenziali beneficiari nella fase di progettazione e realizzazione dei programmi di sviluppo, sostenendo con i diversi strumenti finanziari a dsposizione, l’azione delle forze imprenditoriali impegnate nella lotta per la legalità.