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CFI - Cooperazione Finanza Impresa
Newsletter N. 20 - 02.07.2018
L’assemblea di CFI approva bilancio 2017 e avvio iter fusione con SOFICOOP
Approvato l'avvio dell'iter di fusione tra CFI e SOFICOOP che renderà più efficiente gli interventi. Il Forum Diseguaglianze Diversità individua le imprese rigenerate come uno strumento possibile per riequilibrare la ricchezza.
Mercoledì 27 giugno, presso l’Hotel Universo, a Roma, si è tenuta l’assemblea di bilancio 2017 di CFI.
La giornata, che ha visto la partecipazione di un folto pubblico, è stata idealmente suddivisa in due sezioni, una prima  più istituzionale , mentre la seconda sezione è stata più incentrata sulle potenzialità dello strumento imprese rigenerate.
Nella prima parte sono intervenuti il presidente Mauro Frangi, il vice presidente Marino Ianni, il presidente del collegio sindacale Gerardo Baione e l’amministratore delegato Camillo De Berardinis.
Nella seconda parte ci sono stati i contributi dell’ex Ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca e di Flavia Terribile, vice-presidente del Comitato per le Politiche di Sviluppo Territoriale dell'OCSE, entrambi animatori del Forum Diseguaglianze Diversità.
Ad aprire i lavori è stato Mauro Frangi che dopo i saluti ha illustrato il bilancio e ha ricordato le attività svolte da CFI, sottolineando “come la combinazione di buone politiche e appoggio dello Stato possano produrre benefici sia alla singola  persona, sia a tutta la comunità e senza gravare sullo casse pubbliche”. 
Dopo la relazione di Gerardo Baione è stato approvato il bilancio. Si è passati, quindi, all’esame e alla ratifica dell’avvio del percorso di fusione tra CFI e SOFICOOP, le due società che gestiscono gli interventi, previsti dalla Legge Marcora, rivolti alla promozione e allo sviluppo della cooperazione.
Camillo De Berardinis ha illustrato i risultati positivi ottenuti nel triennio 2016-2018 che si avviano a superare i 100 interventi. Nel suo discorso, De Berardinis ha colto l’occasione per commentare  l’avvio del progetto di fusione tra CFI e SOFICOOP sottolineando come questa unificazione rappresenti “un’opportunità per costruire una Legge Marcora ancora più efficiente e come sia un’occasione di riflessione su come rendere ancora più efficace uno strumento come CFI”.
Nella seconda parte della giornata, c’è stato l’intervento di Fabrizio Barca che ha evidenziato come la recente crisi del 2008 abbia accentuato  gli squilibri economici nei paesi occidentali, soprattutto in Italia, e come lo sbilanciamento stia producendo nelle società indignazione e rancore. Una situazione che richiede politiche di pratiche sociali e ricerca di  metodi  alternativi di organizzazione del lavoro che rendano possibile un riequilibrio della ricchezza. Allo scopo di elaborare proposte  finalizzate alla riduzione degli squilibri è nato il Forum Diseguaglianze Diversità che ha individuato nello strumento imprese rigenerate una delle possibili proposte, “una straordinaria intuizione di trasformare il sostegno ai disoccupati in un’occasione per offrire ai lavoratori una opportunità di crescita”. 
Flavia Terribile che presiederà il gruppo di lavoro incaricato di approfondire il  fenomeno delle imprese rigenerate , anche con viaggi nei territori,  ha illustrato la metodologia che intendono seguire, chiedendo alle cooperative il loro contributo di idee per affinare la ricerca e auspicando la loro attiva  partecipazione affinché l’indagine,  incrociata con altre analisi, possa contribuire alla conoscenza e diffusione del fenomeno.
 
Prima della chiusura della mattinata c’è stato tempo per un simpatico siparietto tra Frangi e Barca che hanno convenuto sull’opportunità di utilizzare un termine italiano per indicare il fenomeno, in modo da renderlo comprensibile anche ai non addetti ai lavori.
I PROGETTI APPROVATI DAL CDA
Nel Consiglio d’Amministrazione, del 10 giugno 2018, sono stati deliberati due interventi
IL NUOVO SENTIERO
Il Nuovo Sentiero nasce dalle ceneri del Sentiero Onlus, impresa costituita alla fine del 1981 a Macerata per iniziativa di un gruppo di persone sensibili al mondo della disabilità, legati con l’associazione ANFFAS di Macerata, con l’obiettivo di offrire un’occasione di autonomia lavorativa a soggetti svantaggiati, operando principalmente nel settore lavanderia (80% del fatturato), pulizia di edifici e gestione di portineria . 
 
Scelte gestionali non condivise dalla base,  un forte indebitamento bancario, una grave perdita di esercizio nel 2017, hanno provocato la messa in liquidazione dell’azienda di origine.
 
Nell’aprile del 2018, nove ex dipendenti hanno dato vita alla cooperativa Nuovo Sentiero per rigenerare la vecchia impresa. Hanno preso in affitto il ramo d’azienda ed iniziato a produrre anche per conto di nuovi clienti, con un organico ridotto.
 
CFI ha deliberato un intervento per consentire gli investimenti necessari ad aumentare la capacità produttiva e ulteriori inserimenti di personale.
METHIS OFFICELAB
La cooperativa METHIS OFFICELAB, Caprara di Campegine (RE), nasce a Giugno  2017 da un operazione di wbo da crisi di impresa promosso da venticinque lavoratori impiegati nella divisione arredi per ufficio di Coopsette, acquistando il ramo d’azienda in liquidazione.
La nuova Methis, specializzata nelle pareti divisorie e nella progettazione su misura di spazi, con un cambio di filosofia aziendale ha ridefinito la propria offerta, adeguandola ai nuovi bisogni della clientela.
La cooperativa  prestando grande attenzione alla qualità del servizio, velocità e flessibilità è in linea con gli obiettivi prefissati in questa prima fase.
Nel giugno delle scorso anno, CFI era intervenuto per finanziare la fase di start up con 350 mila euro, con l’obiettivo principale di raccogliere ordini e organizzare l’impresa.
L’intervento deliberato il 10 giugno 2018 da CFI, già previsto al momento dell’erogazione del primo, è finalizzato all’acquisto del ramo d’azienda.
 
CFI IN PILLOLE
Organizzato da TMA (Turnaround Management Association) Italia, associazione per la ristrutturazione di impresa, si è svolto a Roma, il 18 giugno, il convegno “La gestione della forza lavoro nel superamento della crisi d’impresa: strumenti normativi ed esperienze innovative”. Tra gli intervenuti Michela Mariconda, Area Istruttoria e Sviluppo di CFI,  che ha illustrato i vantaggi dello strumento imprese rigenerate.
 
 
Mercoledì 21 giugno a Bologna, alla Regione Emilia Romagna, è stato presentato il sito web www.wbo-coop.it, nato per promuovere lo sviluppo dello strumento, fornendo le informazioni necessarie a coloro che sono interessati a rigenerare la “loro” impresa in crisi, altrimenti destinata alla chiusura. 
All’evento, organizzato da Legacoop, sono intervenuti tra gli altri l’assessore alle attività produttive della Regione Emilia Romagna Palma Costi,  Camillo De Berardinis, che ha sottolineato come il tasso di sopravvivenza di queste imprese sia circa dell’ottanta per cento, ben al di quello di un impresa tradizionale, mentre Maurizio De Santis, del consiglio di amministrazione di CFI, ha ricordato alcune felici esperienze nel recupero di aziende confiscate alla criminalità organizzata date ai lavoratori che hanno costituito una cooperativa e di come perché riprendessero la loro attività e di come lo strumento possa essere molto utile anche  nel ricambio generazionale delle imprese.
NOTIZIE DALLE COOPERATIVE
Cooperativa Futura: festa estiva a Palermo per una nuova sfida
Inaugurato il punto vendita della Cooperativa Futura.
 
É stato inaugurato, martedì 19 giugno, a Palermo il punto vendita, con il marchio Despar, della Cooperativa Futura.
La giornata, punto di arrivo di un lungo periodo di fatica e impegno,  è stata vivacizzata da giochi per grandi e bambini e accompagnata da una serie di degustazioni di prodotti tipici.
La Cooperativa Futura, nasce nel 2017 su iniziativa di dieci soci, quasi tutti ex lavoratori di Coop 25 aprile, che hanno reagito alla prospettiva della disoccupazione, dopo che il punto vendita nel quale lavoravano è stato chiuso e hanno deciso di rilanciare e di scommettere su se stessi, ripartendo  con un lavoro nuovo dopo, dopo la chiusura del punto vendita nel quale lavoravano, che li aveva lasciati senza occupazione in un’età, lavorativamente matura.
Mettiamo al centro la dignità del lavoro e le persone; si può pensare a un futuro dove onestà, qualità e convenienza siano inscindibili”, sono le parole di  Nino Tilotta,  presidente della nuova cooperativa, che ben sintetizzano l’orgoglio, la determinazione e la soddisfazione dei lavoratori che si lanciano in questa nuova impresa.
All’inaugurazione è intervenuto anche Camillo De Berardinis.
La Cooperativa Obiettivo Vita premiata dall’UNHCR per l’impegno sui rifugiati
Tra le cinquanta aziende - di piccola, media e grande dimensione - che nel 2017 si sono contraddistinte per aver favorito l’inserimento professionale dei rifugiati e per aver sostenuto il loro processo d’integrazione in Italia  c’è anche la  cooperativa Obiettivo Vita di Catania
Il riconoscimento dell’Agenzia ONU per i Rifugiati  è stato conferito in una manifestazione tenutasi a Milano nella sede di Assolombarda. Le cinquanta aziende potranno esporre ed utilizzare il logo Welcome – Working for Refugee Integration.
Il progetto, sostenuto da Ministero del Lavoro, Ministero degli Interni e Confindustria, viene assegnato annualmente alle imprese che, in base alle proprie possibilità, si sono distinte per aver effettuato nuove assunzioni di beneficiari di protezione internazionale.
L'INTERVISTA
Intervista a Vincenzo Bondi Presidente della Cooperativa Soles Tech di Andrea Bernardini
Nata nel 2015, la cooperativa forlivese Soles Tech, costituita da trenta soci, è considerata oggi un’azienda leader nel settore dell’ingegneria sismica, geotecnica e strutturale. Tra i tanti interventi della cooperativa romagnola, attiva soprattutto in Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo, forse quelli più significativi riguardano due edifici di Mirandola (MO), lesionati dal terremoto del 2012. Ne abbiamo parlato con Vincenzo Bondi, presidente di Soles Tech.

Presidente Bondi, d’ora in avanti le famiglie che abitano nei condomini “Le Torri” e “Posta 1/B” di Mirandola potranno dormire sonni tranquilli…
Direi proprio di sì. Abbiamo preservato i due edifici dagli effetti di possibili terremoti mediante l’inserimento di isolatori, quei dispositivi che permettono di separare le strutture dal suolo, evitando che la forza del terremoto  si propaghi ai fabbricati, danneggiandoli.

Il tutto grazie ad un sistema sviluppato dalla vostra cooperativa…
Noi, come Soles Tech, siamo titolari di vari brevetti in materia di ingegneria sismica, geotecnica e strutturale. Fra questi, figura anche la tecnologia innovativa applicata agli edifici di Mirandola, che consente di sollevare letteralmente da terra un fabbricato.

L’eccezionalità del vostro intervento a Mirandola deriva anche dalle dimensioni di uno degli edifici…
Sì, perché stiamo parlando di un fabbricato di sette piani, 1200 mq. in pianta e 14.000 tonnellate di peso, sollevato di circa 70 centimetri e definitivamente messo al riparo dagli effetti di un evento sismico.

Un’ultima domanda. La vostra cooperativa, come tante altre, nasce da un’operazione di workers buyout…
Un’operazione tramite la quale il personale altamente specializzato della Soles Tech, operai, tecnici ed impiegati, è riuscito a non disperdere, dopo la crisi dell’azienda, l’enorme patrimonio di conoscenze e di competenze che è alla base di interventi come quelli di Mirandola.  
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