Se non riesci a visualizzare questo messaggio, fai clic qui
CFI - Cooperazione Finanza Impresa
Newsletter N.8 - 25/05/2017
I NUOVI SHOPPER “GREEN” DI IPT
Sacchetti per la spesa più trasparenti, più resistenti e soprattutto “biodegradabili e compostabili come una buccia di mela”.  Realizzati con un materiale a base di amido di mais, olii vegetali e zuccheri (Mater-bi di quarta generazione), verranno introdotti, in anticipo rispetto alla normativa nazionale, che dal 2018 rende obbligatorio l’utilizzo di shopper compostabili, da Unicoop Firenze nei propri punti vendita a partire da questo mese. Una “rivoluzione verde” che ha, tra i suoi protagonisti, la cooperativa Ipt di Scarperia.

Una delle imprese leader del settore, partecipata Cfi, che ha saputo riconvertirsi e sfruttare a pieno le potenzialità dei prodotti di nuova generazione. Dal 2006 la cooperativa del Mugello, un altro esempio di workers buyout, ha iniziato a commercializzare i primi sacchetti ottenuti attraverso la lavorazione di resine ricavate da fonti agricole rinnovabili, investendo nei polimeri biodegradabili e compostabili e abbandonando la plastica.

“Il rapporto continuo che abbiamo con Unicoop Firenze – ha detto Graziano Chini, presidente di Ipt – ci ha dato l’opportunità, nel corso degli anni, di riconvertire le nostre linee produttive e, grazie ad investimenti molto importanti, oggi abbiamo la possibilità di essere presenti in tutto il mercato nazionale.

Quando, nel 2009, Unicoop ha iniziato a distribuire nei propri punti vendita i nostri prodotti, eravamo solo 32 addetti mentre ora siamo 63; c’è stato, quindi, un grande passo avanti in termini di occupazione. Dal punto di vista del fatturato, poi, le cifre parlano da sole: nel 2009 eravamo sotto i dieci milioni di euro; ora, siamo arrivati a 33 milioni”.  
INTERVISTA A GIANFRANCO SALVADORI, VICEPRESIDENTE DI ORA OFFICE
Progetto di wbo da crisi di impresa promosso da un gruppo di dipendenti di una azienda storica, fondata nel 1960 a Pomezia, specializzata nella produzione di mobili per ufficio. La cooperativa ha acquisito in affitto il ramo di azienda, è ripartita ottenendo da subito risposte positive dal mercato, nel 2017 raggiungerà i cinque milioni di euro, di cui una quota significativa verso il mercato estero.
Per conoscere più a fondo Ora Office (già Ora Acciaio) e parlare delle sfide che attendono la cooperativa, abbiamo intervistato il vicepresidente, Gianfranco Salvadori.
 
Quali sono i prossimi obiettivi di Ora Office? 
Il nostro obiettivo primario è quello di riconquistare la fiducia e la credibilità da parte dei clienti, dei partner commerciali e dei fornitori. 
Credo che riusciremo a raggiungere questo obiettivo solo facendo fronte alla sfida più importante che ci attende: quella di cambiare mentalità; di non sentirci più lavoratori dipendenti ma imprenditori di noi stessi.

Se dovesse indicare il momento in cui si è detto “Ce l’abbiamo fatta, si riparte…”, quale sceglierebbe ? 
Non ho dubbi: quando abbiamo deciso, eravamo a luglio 2016, di partecipare ad “Orgatec”, la fiera specialistica del settore che si è svolta nell’ottobre dello stesso anno a Colonia, ottenendo uno stand di 240 mq. Con la collaborazione e lo sforzo di tutto il personale, lavorando anche di notte, siamo riusciti a realizzare tutto quanto occorreva per l’allestimento delle nuove serie di mobili direzionali.

A proposito di Orgatec: è lì che avete presentato il prodotto che poi ha ricevuto il premio di cui parlavamo sopra…........Sì. Stiamo parlando del premio con cui la giuria del “Red Dot Award 2017” ha insignito la scrivania della serie Trimat, per la categoria prodotti da ufficio. Scrivania che avevamo presentato proprio a Orgatec 2016 e che è stata premiata per la sua “personalità e versatilità”.

Che cosa ha significato per voi entrare in contatto con il mondo della cooperazione? 
Ha significato molto. Nessuno di noi aveva mai fatto parte del movimento cooperativo e devo dire che abbiamo trovato un’organizzazione e delle persone che ci hanno consigliato e guidato in questa avventura come meglio non potevamo sperare. Oggi, che siamo diventati una cooperativa, si lavora in azienda gomito a gomito, dirigenti e operai, e non c’è più nessuno che sta lì a bacchettarti, non c’è più il tuo superiore ma il tuo compagno di lavoro.
GLI ALLIEVI DI CFP NAZARENO PREPARANO IL PRANZO PER IL PAPA
Gli allievi e i docenti di CFP Nazareno hanno realizzato forse il loro servizio più importante: cucinare per il Pontefice. È accaduto qualche settimana fa a Carpi, in occasione della visita pastorale di Papa Francesco, ospite del vescovo e della città. Gli allievi della scuola di ristorazione carpigiana hanno preparato il pranzo per Sua Santità, per il cardinal Caffarra, per i vescovi, i seminaristi e i sacerdoti della Casa del Clero e per altre 220 persone.

“All’inizio - ha detto Luca Franchini, direttore di CFP Nazareno – si erano proposti diversi chef stellati, interessati a partecipare all’evento, ma il vescovo ha preferito valorizzare i ragazzi della scuola, tenendo conto anche dello stile semplice e genuino del Pontefice. Non è stato certamente un servizio come gli altri; bisogna dire, però, che si è respirato, per tutto il pranzo, un clima disteso e familiare. Come ha ricordato il presidente della nostra cooperativa, Sergio Zini, sono queste iniziative che confermano il grande potenziale delle persone che abbiamo intorno a noi”.

La cooperativa sociale CFP Nazareno, partecipata CFI, è nata dall’unione di due realtà, l’Istituto Nazareno e il Morphè. Il primo, sorto negli anni Cinquanta grazie all’intuizione di un sacerdote modenese, don Ivo Silingardi, è un ente “storico” del panorama della formazione professionale emiliano-romagnola; mentre il secondo, che ha invece una storia più recente, legata a doppio filo con quella delle Cooperative Sociali Nazareno, si è rivelato da subito un ente di formazione, in grado di sviluppare servizi di alta qualità per le imprese (apprendistato, tirocini, formazione sulla sicurezza), tra i più innovativi.

La CFP Nazareno, accreditata presso il Ministero della Sanità come Provider standard ECM per il conferimento dei crediti formativi in ambito sanitario, annovera quaranta dipendenti e, nel 2016, ha raggiunto un fatturato di circa due milioni di euro.
Il contenuto di questa e-mail in conformità alla normativa sulla privacy D.Lgs. 196/2003, è strettamente riservato al destinatario. In caso di erronea ricezione o mancato recapito si prega voler avvisare il mittente e cancellare il messaggio.

Se non desideri ricevere piu la newsletter, clicca qui.