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STORIA

CFI, nel corso dei 30 anni di attività, ha realizzato in prevalenza interventi a sostegno delle ristrutturazioni aziendali, utilizzando il workers buyout in forma cooperativa quale strumento per affrontare la crisi d’impresa.
1986 > CON LA LEGGE MARCORA NASCE CFI
Costituita nel 1986 per iniziativa delle organizzazioni cooperative Agci, Confcooperative e Legacoop, d’intesa con Cgil, Cisl e Uil, per gestire il Fondo rotativo istituito dalla Legge Marcora (n. 49/1985). Il Fondo è destinato alla salvaguardia dell’occupazione attraverso la formazione di imprese cooperative tra dipendenti di aziende in crisi.
2001 > CFI INVESTITORE ISTITUZIONALE
La legge 57/2001, modifica e integra la legge 49/1985. Il Ministero dello Sviluppo Economico entra nel capitale sociale. Si ampliano i modelli di cooperative destinatarie e le modalità di intervento: non solo recupero di aziende in crisi (workers buyout), ma anche progetti di sviluppo, consolidamento e riposizionamento di cooperative esistenti; oltre al capitale sociale, anche finanziamenti a medio-lungo termine per investimenti; oltre alle cooperative di produzione e lavoro, anche le cooperative sociali.
2012 > AZIONI PER CONTRASTARE LA CRISI
CFI decide di rafforzare le proprie capacità operative per dare una risposta più efficace al tema della crisi e dell’occupazione. Promuove una terza linea di intervento, che si colloca in una posizione intermedia fra il capitale sociale ed i finanziamenti; attua una procedura semplificata per i progetti di minore dimensione; adotta una nuova organizzazione; rinnova e semplifica le procedure interne; promuove rilevanti novità normative che facilitano l’accessibilità al fondo e alle operazioni di wbo.
2015 > FONDO AGEVOLATO PER FAVORIRE LA CRESCITA: DM 04.12.2014
Per rafforzare le capacità finanziarie e confermare il significativo aumento del numero degli interventi e degli impieghi in favore delle cooperative, il Ministero dello Sviluppo Economico attribuisce a CFI la gestione di un nuovo fondo agevolato, operativo da luglio 2015, focalizzato a sostenere le start up sociali ed i workers buyout, su scala nazionale, ed il consolidamento di cooperative esistenti, nel Mezzogiorno. Nel triennio vengono impiegate risorse per oltre 12 milioni di euro.
CFI promuove due nuovi strumenti finanziari - il prestito partecipativo ed il prestito subordinato – che potenziano ed ampliano l’operatività, in combinazione con il capitale sociale, i prestiti per investimenti strumentali ed i finanziamenti agevolati ex dm 04.12.2014. Viene inoltre firmato un protocollo di intesa con Banca Etica, dopo anni di proficua collaborazione soprattutto nell’ambito dei wbo.
2018 > PARTNERSHIP AD IMPATTO SOCIALE
CFI rafforza la rete ed estende il suo raggio di azione, al fine di aumentare gli impieghi ad alto impatto sociale.
Viene stretto un rapporto di stabile collaborazione con ABNSC e con Invitalia per concorrere alla salvaguardia del valore patrimoniale dei beni aziendali sequestrati e confiscati criminalità organizzata ed i livelli occupazionali, utilizzando in modo integrato le risorse della legge Marcora con quelle messe a disposizione dal dm 04.11.2016 - interventi a favore di aziende sequestrate e confiscate.
Vengono inoltre firmati due protocolli di intesa con i Tribunali di Milano e Roma - Sezione Misure di Prevenzione.
CFI e UBI Banca firmano un protocollo di intesa, per avviare una collaborazione finalizzata a stimolare la crescita e lo sviluppo di imprenditoria sociale, in forma cooperativa.