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CFI - Cooperazione Finanza Impresa
Newsletter N. 19 - 29.05.2018
Le imprese rigenerate al 31° Salone internazionale del Libro di Torino
Di imprese rigenerate si è parlato al 31° Salone internazionale del Libro di Torino,  che si è tenuto dal 11 al 14 maggio. L’occasione è stata la presentazione, organizzata da Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione,  del libro “Se chiudi ti compro” che racconta l’origine della legge Marcora e  la storia di dieci cooperative di lavoratori che hanno rilevato l’azienda nella quale lavoravano, altrimenti  destinata alla chiusura.
 
La tavola rotonda, condotta da Stefano Imbruglia (uno dei tre autori del libro), si è aperta con l’intervento di Domenico Paschetta, Presidente di Confcooperative Piemonte, che ha sottolineato l’importanza che rivestono per il territorio aziende come la Pirinoli.
 
Antonio Misiani, co-autore del libro e Senatore della Repubblica, oltre a ripercorrere alcune parti del volume ha ricordato gli interventi, approvati nella scorsa legislatura, per potenziare lo strumento delle imprese rigenerate.
 
Ferdinando Tavella, Vice Presidente  delle Cooperativa Pirinoli, ha raccontato le ansie e le difficoltà  vissute dai lavoratori nel periodo di disoccupazione, ripercorrendo le varie fasi che hanno portato alla nascita  della cooperativa.
 
Nel suo intervento, Camillo De Berardinis, AD di CFI,  ha spiegato il ruolo di investitore istituzionale che svolge CFI, intervenendo non solo come socio finanziatore di “capitali pazienti”, ma anche come partner che supporta attivamente le cooperative nella gestione e  le aiuta  a superare le difficoltà.
 
Mentre Mauro Lusetti,  Presidente di Legacoop, ha ricordato i risultati ottenuti in questi decenni dalle imprese rigenerate, che hanno salvato migliaia di posti di lavoro, evidenziando pure la rigorosità nel selezionare i progetti, che devono essere sempre economicamente sostenibili, al fine di tutelare gli interessi e i soldi degli stessi lavoratori.
 
Ha chiuso l’incontro Paola De Micheli, co-autrice e commissario straordinario alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto, riferendosi all’intuizione di Marcora,  che ha tracciato dei paralleli tra la sua esperienza di Commissario e quelle delle imprese rigenerate.
I PROGETTI APPROVATI DAL CDA
Deliberati cinque interventi
Nel consiglio di amministrazione del 10 maggio sono stati deliberati cinque interventi. Tre hanno riguardato dei WBO e due delle cooperative sociali.
NOILUNA
Impresa rigenerata, nata dal fallimento della Italsilver di Osimo (An), azienda fondata nel 1936, leader nel settore degli articoli da regalo, soprattutto cornici in argento, che nel 2000 impiegava oltre 100 addetti.
Il declino della Italsiver inizia con la morte del titolare nel 2002, la crisi economica del 2008 ed errori manageriali portano l’azienda a chiedere un concordato nel 2012. Nel luglio 2017, l’azienda viene dichiarata fallita.
Nove ex dipendenti, tra i quali i precedenti responsabili di produzione e commerciale, che non avevano condiviso le strategie aziendali hanno costituito nel 2018 la cooperativa Noiluna. I promotori apportando delle correzioni alla gestione, puntando sulla buona reputazione dei prodotti e, inizialmente,  con qualche sacrificio economico provano a rigenerare l’impresa.
La delibera di CFI è finalizzata alla capitalizzazione dei soci, ad accordi con la procedura ed a consentire di perfezionare il piano industriale.
FORNACE DI FOSDONDO
Promossa da 27 lavoratori che nel giugno del 2016 si sono rimessi in gioco, la cooperativa Fornace di Fosdondo, ha rilevato il ramo della produzione di mattoni e laterizi della Unieco, un’azienda con una storia di 70 anni nel comune di Fosfondo in provincia di Reggio Emilia.
Spinti dall'attaccamento all'azienda e dall'orgoglio, consapevoli delle loro competenze, i lavoratori hanno ampliato il loro ruolo e con determinazione e sacrifici, stanno affrontando le difficoltà di un nuovo inizio.  Un avvio influenzato dalla stagnazione del mercato dell'edilizia che ha condizionato il progetto  di rigenerazione dell’impresa.
CFI ha deliberato un intervento per consentire alla cooperativa di perfezionare l’acquisto del ramo d’azienda ed effettuare degli investimenti.
SCALVENZI
La Cooperativa, di Pontevico (Bs)  è la più antica impresa rigenerata ancora in attività. La sua nascita è datata 16 luglio 1982,  tre anni prima che venisse approvata la legge Marcora, quando 22 lavoratori, quasi tutti operai,  fondarono la cooperativa che è subentrata alla vecchia impresa.
La Scalvenzi, che opera nel settore dei macchinari per la compattazione dei rifiuti, in questi decenni, ha affrontato molte difficoltà, riuscendo a superarli soprattutto grazie al carisma esercitato dai due principali promotori  della cooperativa. Un prestigio rimasto immutato anche dopo il pensionamento  dei due, richiamati ad appianare i contrasti e la confusione che si era creata  tra i soci di seconda e terza generazione. Oggi la Scalvenzi occupa 30 addetti.
CFI ha deliberato un intervento per finanziare degli investimenti nell’attività principale della cooperativa. 
COOPERATIVA SOCIALE EUREKA
Con 10 milioni di euro di fatturato nel 2017, Eureka è una delle più grandi lavanderie industriali in Italia, e la prima nel Veneto, nel settore delle case di riposo. 
Costituita nel 1985, con lo scopo di  “offrire opportunità lavorative a persone in situazione di fragilità“,  negli ultimi 15 anni  si è specializzata nell’inserimento di persone con disturbo mentale. 
Eureka fa parte del Consorzio In Concerto, cui aderiscono un gruppo di cooperative che fatturano 50 milioni di euro.
In questi anni di crisi economica, grazie ad una oculata gestione e agli investimenti in tecnologia e impiantistica, la cooperativa ha continuato a crescere, offrendo opportunità di lavoro alle persone rimaste disoccupate a causa della chiusura delle aziende nelle quali lavoravano.
Oggi, Eureka  impiega 220 addetti di cui 46 svantaggiati.
Il CdA ha deliberato un intervento per consentire gli investimenti necessari ad aumentare la capacità produttiva e far fronte agli ordinativi già acquisiti.
CERRO TORRE
Nasce, nel 1993,  a Nave (BS), come diramazione della cooperativa sociale Il Calabrone, che si occupa di recupero di tossicodipendenti,  con il fine di offrire opportunità lavorative alle persone giunte alla fine del percorso terapeutico. Le prime attività della cooperativa riguardano la gestione di una piattaforma ecologica, manutenzioni stradali e attività di nettezza urbana.
Nel 1996 si trasferisce a Flero (BS), allargando le sue attività lavorative ad altri settori per poter coinvolgere persone con altri tipi di svantaggio: persone con disabilità fisiche e psichiche, persone che soffrono di dipendenze, detenuti in stato di carcerazione o sottoposti a misure alternative.
Oggi la Cerro Torre presta la propria opera nella gestione dei rifiuti, nelle energie rinnovabili e nei servizi  legati alla fornitura di energia, impiegando 90 persone.
CFI ha deliberato un intervento per consentire  l’acquisto di un automezzo a sostegno delle attività della cooperativa.
CFI IN PILLOLE
Sottoscritto un protocollo d’intesa tra CFI e Banca Etica
Un protocollo d’intesa  è stato sottoscritto da CFI e Banca Etica. L’accordo per “ un programma di collaborazione in materia di workers buyout e di promozione e sviluppo dell’economia sociale” avrà la durata di tre anni. L’intesa prevede l’impegno reciproco  tra i contraenti di “segnalare le operazioni potenzialmente interessanti e sui quali avviare un intervento congiunto“, dando vita ad una collaborazione stabile tra le diverse competenze e professionalità delle due parti, con lo scopo di orientare e supportare le cooperative  sul piano informativo e progettuale  e nella predisposizione di progetti di sviluppo economicamente sostenibili.

Convegni sui wbo a Milano
Giovedì 10 maggio a Milano, si è tenuto il convegno “Investimenti e strumenti di risoluzione di crisi nella media impresa”, organizzato dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.  Tra i relatori è intervenuta Michela Mariconda, Area Istruttoria e Sviluppo di CFI, che ha illustrato  lo strumento CFI e come sia possibile integrare i vari finanziamenti agevolativi.  
Nel pomeriggio della stessa giornata, organizzato dagli Avvocati Giuslavoristi Italiani, si è tenuto il convegno “Workers buyout - Uno strumento di investimento per il rilancio dell’impresa in crisi e la salvaguardia dell’occupazione". Nel suo intervento Michela Mariconda ha illustrato il ruolo di CFI e i  principali strumenti di intervento.

Andrea Ruberti nel Comitato di Sorveglianza di Mucafer
Il commissario liquidatore Silvia Volpini ha nominato Andrea Ruberti, Responsabile Amministrativo di CFI, nel Comitato di Sorveglianza della “Mucafer società cooperativa per azioni”, con sede a  Manfredonia (FG), posta in liquidazione coatta amministrativa.

Beni confiscati
Nella sede di Legacoop, il 22 maggio, sono stati presentati i risultati di  “Survey sulle cooperative che gestiscono beni sequestrati e confiscati” svolta su 29 organizzazioni aderenti a Legacoop. I risultati hanno evidenziato un aumento del 10% del valore di produzione e un aumento degli occupati del 21%. Alla presentazione è seguita un seminario che ha visto anche  la partecipazione di Camillo De Berardinis.
 
NOTIZIE DALLE COOPERATIVE
Cooperativa Sociale La Nuvola
Per il secondo anno consecutivo la Cooperativa La Nuvola, di Orzinuovi ( BS), e stata premiata tra migliori imprese italiane per le pratiche di  welfare aziendale.
Il riconoscimento è stato consegnato a Roma durante la seconda edizione di WELFARE INDEX PMI. Tra le 4.000 le aziende monitorate, gli organizzatori del premio hanno apprezzato particolarmente il lavoro svolto dalla Nuvola con “Nonna Ninì”, il nido interaziendale aperto nel 2006.
L'INTERVISTA
Intervista a Rosangela Donzelli Presidente della Cooperativa La Nuvola di Andrea Bernardini
La Nuvola ha ottenuto, per il secondo anno consecutivo, il riconoscimento di “Welfare Champion”. Ce ne vuole parlare?
La nostra cooperativa è stata premiata per aver investito sul benessere dei propri dipendenti, attraverso l’asilo nido aziendale, gli orari flessibili per le donne e per chi ha familiari a carico, la formazione specialistica continua, la valorizzazione della maternità e l’accompagnamento al rientro al lavoro di tutte le neo mamme. Per un’impresa sociale come la nostra, che si occupa della cura delle persone più “fragili”, il benessere dei soci, dei dipendenti e dei collaboratori rimane un punto cardine del lavoro quotidiano. Il focus di “Welfare Index” ha messo insieme i servizi legati alla comunità e quelli per i dipendenti, valorizzando il lavoro svolto da La Nuvola nel territorio. Basti pensare, solo per fare un esempio, al nido interaziendale “Nonna Ninì”.
 
“Nonna Ninì”  è tra le punte di diamante delle politiche della vostra cooperativa…
Il nido offre una pluralità di servizi flessibili alle famiglie e alle aziende orceane e del territorio. La presenza di ampi spazi sia interni sia esterni, permette ai bambini di fare esperienze significative ad ogni età ed in ogni stagione. In più, i genitori possono vivere la propria giornata lavorativa o il periodo di rientro al lavoro in maniera serena.
 
Oltre alle parole, contano anche i dati. E i dati, in questo caso, parlano da soli. Ci può dire qualcosa in tal senso?
Il nido è aperto per più di undici mesi l’anno, con possibilità di concordare con le educatrici orari personalizzati e di frequentare nel mese di agosto. In questi dodici anni di esperienza, abbiamo percorso un lungo cammino insieme a 190 bambini e 180 famiglie, che hanno condiviso il nostro sguardo educativo. Siamo sempre stati attenti, poi, alle politiche di conciliazione, che hanno reso più sostenibile, per tutti, il costo del nido.
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