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CFI E UBI BANCA FIRMANO PROTOCOLLO D’INTESA

FotografiaFacilitazioni all’accesso al credito delle cooperative partecipate da CFI, per favorire la stabilizzazione e la crescita dell’impresa; aiuti per i giovani che vogliono costituire una cooperativa e avviare progetti di economia sociale; possibilità di nuove risorse finanziarie ,utilizzabili dai lavoratori di imprese destinate alla chiusura che vogliono salvare il posto di lavoro e avviare un wbo; un concreto sostegno agli ex lavoratori di imprese confiscate alla mafia che vogliono riportare alla legalità il patrimonio dei boss. Questi sono alcuni dei vantaggi frutto del protocollo di intesa firmato da UBI Banca e CFI Cooperazione Finanza Impresa che hanno deciso di far partire una collaborazione per stimolare la crescita e lo sviluppo di varie forme di imprenditoria sociale.

Come si legge nell’accordo, CFI e UBI si impegnano - nel rispetto delle specifiche competenze e autonomie decisionali - a selezionare, individuare e definire interventi congiunti di carattere finanziario su singoli progetti imprenditoriali nel mondo della cooperazione e dell’imprenditoria sociale.
Un’intesa che ha il pregio di garantire ulteriori opportunità di investimenti a disposizione delle cooperativa e per l’imprenditoria sociale. Risorse destinate a migliorare la qualità della vita di molte persone bisognose e dare l'opportunità di un futuro a giovani e meno giovani. Capitali utilizzabili dai lavoratori che vogliono salvare il posto di lavoro e provare a rigenerare l’impresa, dagli incolpevoli ex lavoratori di aziende confiscate alla criminalità organizzare che possono riportare alle legalità i beni mafiosi, fondando un impresa sana, creandosi un posto di lavoro e salvando il patrimonio sottratto alle cosche e dai giovani che vogliono costruirsi un futuro lavorativo e dare vita a una cooperativa sociale.
Mauro Frangi, presidente di CFI, che ha firmato l’accordo, ha commentato : “La collaborazione con UBI potrà consentire di incrementare la possibilità per le cooperative di fruire delle risorse pubbliche disponibili, proprio perché la complementarietà tra i “capitali pazienti” investiti da CFI ed il credito bancario erogato dall’Istituto aumenteranno la sostenibilità dei progetti imprenditoriali.”